Bartolini / Baronio

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"Non è il Teatro che è necessario, ma assolutamente qualcos'altro. Superare le frontiere tra me e te: arrivare a incontrarti, per non perderci più tra la folla [...] Trovare un luogo dove un tale essere-in-comune sia possibile”.

Jerzy Grotowksy

Il teatro, prima casa

 

Siamo Tamara Bartolini e Michele Baronio, viviamo e lavoriamo a Roma. Nel 2009 abbiamo creato la compagnia Bartolini/Baronio. Il nostro teatro da sempre si apre al dialogo con esperienze e linguaggi diversi. Lavoriamo su progetti performativi e pedagogici che sviluppano linee narrative molteplici e sovrapposte, intrecciate dalle nostre storie individuali e da quelle segnate e percorse dalle biografie collettive. A partire dal teatro – la nostra prima casa – cerchiamo di costruire esercizi di vicinanza, piccole comunità temporanee, ricerca di relazione e contatto. 

Nel 2009, con il progetto LA CADUTA_incontro tra artisti e territori, è iniziato il nostro sodalizio artistico da cui sono nate tutte le successive creazioni come la performance TU_TWO_due alla fine del mondo realizzata dentro la nostra automobile, lo spettacolo tratto da una storia vera donataci da una donna partecipante ai nostri laboratori CARMEN CHE NON VEDE L’ORA, il progetto REDREADING un viaggio sentimentale e appassionato tra teatro e letteratura e gli spettacoli PASSI_una confessione e TUTT’INTERA (dal testo di Guillaume Poix, traduzione a cura di Attilio Scarpellini).

Chi siamo-abitare

Abitare, una ricerca

 

La nostra ricerca sul tema della casa e dell’abitare è iniziata nel 2016 con lo spettacolo DOVE TUTTO È STATO PRESO. Per costruirlo abbiamo viaggiato in diverse città d’Italia intervistando gli abitanti e stando in ascolto delle domande che il lavoro portava con sé: Cosa stiamo lasciando? Come vivere tra le rovine? Come possiamo convivere e coabitare su questo pianeta? 

Tra il 2018 e il 2019 dalla nostra indagine sull’abitare sono nati la performance IL GIARDINO DEL TEMPO CHE PASSA e lo spettacolo itinerante 9 LUNE. Dopo l’esperienza di questa performance itinerante, intima e comunitaria realizzata nelle case di 9 abitanti di Sansepolcro, abbiamo iniziato a lavorare al progetto ESERCIZI SULL’ABITARE di cui abbiamo realizzato due tappe che hanno debuttato al Romaeuropa Festival nel 2019 e nel 2020. 

Nel 2021 i nostri Esercizi continuano: assieme alla 369gradi, che dal 2014 accompagna il nostro percorso produttivo, siamo tra i vincitori del bando del MiC “Boarding Pass Plus 2021-2022” con cui realizzeremo la terza tappa, 6900 KM_ Esercizi Sull’Abitare #3, che nel 2022 porterà la domanda “Che cos’è casa per te?” fino a New York.

Teatro manifesto di prossimità


Hanno definito il nostro teatro “manifesto di prossimità”. In qualche modo questa parola racconta quello che facciamo. I nostri sono “esercizi di vicinanza” che si compiono all’interno di una ricerca fatta di esposizione personale, di dialoghi-concerti tra parola e sonorità, tra artisti e territori, di creazione di uno spazio scenico da condividere, sempre da fare e da rifare, che accoglie lo spettatore-testimone, la singolarità che si fa plurale, che parla di teatro e di vita. La nostra ricerca drammaturgica e didattica è infatti dichiaratamente e variamente declinata come ricerca di relazione e contatto, di creazione di luogo – corporeo, privato e collettivo – ovvero ricerca d’identità e come essa possa farsi, in un linguaggio teatrale, sentimentale, finanche pratica politica.

Chi siamo-prossimità

"Volevo applicare al teatro il principio che ciò che conta non è solo interpretare il mondo, ma trasformarlo"


Bertold Brecht

I nostri Esercizi Sull’Abitare

Esercizi Sull’Abitare si è sviluppato in tre tappe, a partire dalla periferia di Roma nel 2019, passando per i Piccoli Comuni del Lazio nel 2020, fino ad arrivare tra il 2021 e 2022 a New York.

Esercizi Sull'Abitare #1
16,9 km

Esercizi Sull'Abitare #2
333 km

Esercizi Sull'Abitare #3
6900 km

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