Il progetto

Esercizi Sull'Abitare
Scopri Esercizi sull'abitare
Casa è ovunque noi siamo. È il luogo in cui l’incontro ci incontra. È l’invito, e il punto di partenza, e il dove a cui fare ritorno. Casa è il racconto dei racconti che siamo – i volti, i gesti, i suoni, le voci che incontriamo – è lo spazio smisurato che abitiamo. Casa è allora la distanza tracciata su una mappa per tornare a casa. Ogni passo che compiamo fuori genera un percorso, modellando il paesaggio e le geografie interiori. Ogni passo indica l’itinerario di un’indagine e crea un nuovo luogo da abitare.


Bartolini/Baronio

Un progetto, un incontro,
un non-luogo

Esercizi Sull’Abitare è un progetto modulare di Bartolini/Baronio. Una piattaforma di collaborazione e scambio tra pratiche artistiche differenti, di relazione tra luoghi, di mappatura di narrazioni e geografie umane e di ricerca sul tema dell’abitare. 
A partire dalla riflessione sul tema della casa come luogo di concentrazione simbolica della convivenza umana, dialoghiamo con territori, abitanti, artisti, istituzioni, condividendo e sviluppando sinergicamente un intervento di dislocazione di luoghi e pratiche attraverso alcuni esercizi sull’abitare.

Esercizi Sull’Abitare è un non-luogo a metà strada tra l’esperienza teatrale, la ricerca antropologica, l’installazione artistica, la condivisone di storie, memorie e saperi, in cui il tempo e lo spazio co-abitano in una casa orizzontale, aperta e in perenne cambiamento.

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Le radici

Cos’è casa, dove essa sia e cosa significhi abitarla nel nostro presente sono le domande attorno a cui negli ultimi anni ci siamo interrogati, indagando il tema dell’abitare secondo i modi e gli accenti della nostra pratica artistica. Lo spettacolo “Dove tutto è stato preso (2017), dal libro Correzione di Thomas Bernhard, i laboratori con i cittadini, il “RedReading #13_Un giorno bianco” e la performance “Il giardino del tempo che passa” dedicati a Gilles Clément, e il progetto site-specific “9 Lune” (Kilowatt Festival, 2019), sono stati l’articolazione poetica proprio di questa riflessione che ha portato il progetto verso nuovi perimetri di esplorazione.

Da qui si sono sviluppate le tre tappe del progetto: la prima 16,9 km che ha attraversato alcuni spazi tra il centro e la periferia di Roma, la seconda 333 km che ha collegato alcuni spazi della capitale con i Piccoli Comuni del Lazio e la terza, appena iniziata, 6900km che unirà i punti della nostra mappa fino a New York.

Una mappa di geografie umane 


Esercizi Sull’Abitare è una mappatura di narrazioni.
Attraverso il coinvolgimento degli abitanti creiamo un’esperienza di convivenza tra artisti e territori con l’obiettivo di costruire delle comunità temporanee mediante il teatro e azioni performative.

Costruendo una rete di dialoghi e incontri con persone di tutte le età e provenienti da scenari differenti, raccogliamo testimonianze sotto forma di video, audio, immagini, che vengono poi rielaborate e condivise in una traduzione scenica ogni volta diversa, nelle forme e nelle modalità. Ogni tappa è un giorno bianco, una pagina vuota da cui ripartire per poterci guardare dentro e contemporaneamente inventare un territorio che è fuori da noi.

I nostri Esercizi Sull’Abitare

Esercizi Sull’Abitare si è sviluppato in tre tappe, a partire dalla periferia di Roma nel 2019, passando per i Piccoli Comuni del Lazio nel 2020, fino ad arrivare tra il 2021 e 2022 a New York.

Esercizi Sull'Abitare #1
16,9 km

Esercizi Sull'Abitare #2
333 km

Esercizi Sull'Abitare #3
6900 km

Lo stormo non ha bisogno di fermarsi presso nessuna casa, perché lo stormo – come un movimento perfetto – è la sua stessa casa, proprio per il fatto che non ha bisogno di nessuna casa, poiché è puro movimento, puro, pura vita.

 

Felice Cimatti

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